Clemente Recalcati nasce a Sesto San Giovanni il 9 settembre 1868; a 14 anni, nel 1882, veste l’abito dei cappuccini e prende il nome da religioso di fra Giampietro. Nel marzo del 1889 emette la professione solenne e il 23 maggio 1891 viene consacrato, coronando il suo sogno di essere sacerdote vestendo l’abito cappuccino.

Il 4 novembre 1894 riceve il crocifisso di missionario dalle mani del padre provinciale e il 10 novembre parte per il Brasile, dove comincia la sua attività missionaria a Sao Luis nello stato del Maranhao: porta entusiasticamente l’annuncio evangelico con la predicazione e le sante missioni, ma quello che maggiormente lo impegna è la “desobriga”, cioè la visita degli indios nella foresta amazzonica.

Nell’aprile del 1900 viene nominato consigliere della missione e superiore del convento del Carmo sempre a Sao Luis. Nella missione di Alto Alegre, il 13 marzo 1901, frati, suore e molti fedeli vengono trucidati dagli indios; questo terribile avvenimento provò molto fra Giampietro.

Proprio in quel periodo viene nominato vicario generale della missione, ed è proprio nell’accettazione di queste cariche, con totale spirito di Servizio, che si manifesta pienamente il suo carisma; così scriveva del suo lavoro: “Il superiore è fratello fra i fratelli: non può che essere un papà comprensivo che scopre le necessità dei suoi figli”.

A giugno del 1903 arriva il decreto che nomina fra Giampietro superiore regolare della missione: come sempre si butta senza risparmio in questo servizio, ma questa intensa attività comincia a minare la sua salute.

Nel dicembre 1904 fonda una congregazione femminile: le suore missionarie cappuccine, destinate all’educazione dei giovani e delle giovani brasiliane; nel 1906 viene riconfermato superiore della missione, continuando il suo lavoro, allargando sempre di più la sua attività e il raggio di azione delle sue opere missionarie.

In tutta questa attività, alle volte si scopriva stanco e debole, il medico gli diagnosticò problemi ai reni e gli prescrisse un lungo periodo di riposto, ma lui rispose: “Come è possibile riposare con tanto lavoro che mi aspetta”.

Nel 1912 fra Giampietro viene nominato di nuovo superiore della missione, accetta l’oneroso incarico con spirito di servizio, affermando: “Davanti alle difficoltà che si presentano al nostro spirito, con giuste esitazioni e timori, accettiamo la carica che ci è imposta e, nel ricordo dell’apostolo paolo, noi diremo: «Tutto posso in colui che è mia fortezza»”. Come sempre assume sulle spalle una grande mole di lavoro e la sua salute ormai compromessa ne risente: il 5 dicembre 1913 “placidamente si addormentò nel Signore”. Fra Giampietro da Sesto San Giovanni concludeva la sua vita terrena come sempre l’aveva vissuta: al servizio dei fratelli cappuccini, delle sue suore, di tutti i brasiliani che per 19 anni hanno potuto godere della sua “volontà di fare” al servizio di Cristo e dei fratelli

Di seguito puoi vedere e scaricare la mostra su Fra Gaimpietro realizzata dai Cappuccini e dal Decanato di Sesto San Giovanni

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