Anche quest'anno il Decanato di Sesto propone un percorso di ascolto della Scrittura, facilitato dal biblista Moscatelli. Il testo scelto e' quello indicato dall'Arcivescovo Delpini per la Diocesi tutta: la Lettera ai Filippesi. Nella prima parte della Lettera Pastorale 2019 "La situazione è occasione",  Mons Delpini cosi' spiega le motivazioni della scelta: 

"Paolo è in carcere e scrive alla comunità di Filippi. Filippi è la prima città d’Europa in cui Paolo ha annunciato il Vangelo: non senza fatica e resistenze. Ha però trovato persone disponibili, ha dato vita a una comunità, ha stabilito legami intensi, affettuosi, propizi all’avvio di una comunità cristiana in una città di passaggio e di commerci. Paolo è in carcere e sente il bisogno di scrivere alla comunità di Filippi: confida i suoi sentimenti, dà testimonianza della sua fede e del suo zelo, mette in guardia dai pericoli di deviazioni e di cedimento alle tentazioni dell’ambiente, esorta alla gioia e alla speranza.

La Lettera ai Filippesi non è motivata da una preoccupazione dogmatica o disciplinare, piuttosto dalla gratitudine e dall’affetto. E nel primo capitolo della lettera Paolo comunica che la condizione umiliante e disagevole di essere carcerato è diventata l’occasione per far risuonare il nome di Cristo in tutto il pretorio. La situazione si è rivelata occasione.

Propongo pertanto questa lettera come testo biblico per accompagnarci nell’anno pastorale 2019/2020: è un testo che può ispirare commozione, preghiera, pensiero e orientamenti all’azione. Raccomando quindi di riprendere, leggere e commentare la Lettera ai Filippesi nel confronto comunitario ed eventualmente nell’approfondimento durante l’anno anche con interventi di specialisti.

Mi chiedo spesso quale funzione abbia il riferimento per il nostro momento di Chiesa a un testo biblico, frutto di un contesto e di una vicenda spirituale determinati. Si tratta dell’inerzia di una consuetudine? Si tratta di fornire un supporto di “autorità” con una citazione artificiosamente addotta a supporto di scelte compiute a prescindere? Si tratta di un’ispirazione che alimenta con la luce che viene dalla rivelazione biblica l’amore e l’intelligenza del cammino?

Io sono persuaso che ogni pagina della Scrittura sia come un pozzo, secondo l’immagine patristica. Sempre vi si può attingere acqua fresca per ogni sete. Ma si deve andare in profondità, è necessario accedere attraverso ogni testo all’unico mistero, unitario, affascinante, inesauribile.

Per questo raccomando di leggere e studiare, rileggere e pregare, leggere e pensare, domandare e leggere, finché ogni parola riveli la via verso il cuore del mistero: troveremo risposte alle domande, sollievo per le apprensioni, indicazioni per il cammino. La Lettera ai Filippesi si rivelerà per le comunità e per ciascuno una parola amica, adatta, carica di ispirazione.

«Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. [...] E perciò prego che la vostra carità cresca sempre in co- noscenza e in pieno discernimento» (Fil 1,3-5.9).

Di seguito il calendario e il luogo del prossimo Corso Biblico decanale


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