Mercoledì 10 Aprile, presso il teatro Vittoria a SESTO San Giovanni , si e' svolto l’ultimo appuntamento di “PELLEGRINI DELL’INCONTRO”, il percorso cittadino di dialogo e conoscenza reciproca promosso dal Decanato e dal Centro Islamico di Sesto San Giovanni che quest’anno è stato intitolato alla memoria degli 800 anni dallo storico incontro tra San Francesco d’Assisi e il Sultano d’Egitto Malik al Kamil avvenuto nel corso della V Crociata.
Dopo due incontri molto partecipati sul “riconoscere l’altro come persona” e sulla “libertà interiore”, in quest’ultimo appuntamento le due comunità religiose hanno presentato alla città il “DOCUMENTO SULLA FRATELLANZA UMANA, PER LA PACE MONDIALE E LA CONVIVENZA COMUNE” firmato da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al Azhar a Febbraio 2019 nel corso della visita pontificia negli Emirati Arabi. Il documento è un testo di portata storica per i contenuti ed il reciproco impegno delle due religioni.
In particolare, nel corso dell’iniziativa, dopo la lettura di parti del testo accompagnata da brevi interventi di commento, i rappresentanti delle due comunità hanno sottoscritto pubblicamente il Documento “impegnandosi a portarlo alle Autorità, ai Leader influenti, agli uomini di religione, alle organizzazioni della società civile, alle istituzioni religiose e ai leader del pensiero; e impegnandosi nel diffondere i principi di questa Dichiarazione a tutti i livelli, sollecitando a tradurli in politiche, decisioni, testi legislativi, programmi di studio e materiali di comunicazione”*. Con questo gesto, le due comunità chiedono altresi’ che questo “documento divenga oggetto di ricerca e di riflessione in tutte le scuole, nelle università e negli istituti di educazione e di formazione, al fine di contribuire a creare nuove generazioni che portino il bene e la pace e difendano ovunque il diritto degli oppressi e degli ultimi”*.
L'auspicio comune e' che, in particolare dopo i recenti tragici avvenimenti della Nuova Zelanda, “questa Dichiarazione sia un invito alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti, anzi tra i credenti e i non credenti, e tra tutte le persone di buona volontà; sia un appello a ogni coscienza viva che ripudia la violenza aberrante e l’estremismo cieco; appello a chi ama i valori di tolleranza e di fratellanza, promossi e incoraggiati dalle religioni; sia una testimonianza della grandezza della fede in Dio che unisce i cuori divisi ed eleva l’animo umano; sia un simbolo dell’abbraccio tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci, per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli che si amano. Questo è ciò che speriamo e cerchiamo di realizzare, al fine di raggiungere una pace universale di cui godano tutti gli uomini in questa vita”*.
Sono intervenuti Giusy Valentini (Ausiliarie Diocesane, Servizio per l’Ecumenismo e il Dialogo della Diocesi di Milano) e Abdullah Tchina (Imam Centro Islamico di Sesto San Giovanni