Comunicato Stampa

3 Novembre 2020

È un momento di grandissimo dolore!

La violenza terroristica che sta macchiando l’Europa in queste ultime settimane, culminata nelle stragi avvenute la scorsa settimana a Nizza all’interno di una Chiesa Cattolica e ieri per le strade del centro di Vienna, ci riempie di sgomento e di preoccupazione.

Ci stringiamo innanzitutto alla sofferenza delle famiglie delle numerose vittime, assicurando loro la nostra incessante preghiera.

Proprio pensando a loro e al futuro di tutta la società europea che sarà sempre più un “meticciato” di popoli e culture, sentiamo di dover ribadire insieme l’importanza di costruire e praticare percorsi autentici di incontro, di conoscenza, di dialogo, di integrazione, di cittadinanza e infine di inclusione; convinti che questi siano i principali antidoti capaci di contrastare il rischio di radicalizzazioni estremiste e in grado di generare legami comunitari e quindi una vera sicurezza sociale.

Consapevoli di questo, le nostre comunità in Sesto San Giovanni hanno camminato insieme negli ultimi anni, fino ad approdare, il 10 Aprile 2019, a controfirmare, come manifesto di impegno reciproco e verso la Città, il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, scritto da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.

Di fronte a Dio e di fronte al sangue innocente versato, facciamo allora ancora una volta nostre le parole di quel Documento:

“Dichiariamo – fermamente – che le religioni non incitano mai alla guerra e non sollecitano sentimenti di odio, ostilità, estremismo, né invitano alla violenza o allo spargimento di sangue. Queste sciagure sono frutto della deviazione dagli insegnamenti religiosi, dell’uso politico delle religioni e anche delle interpretazioni di gruppi di uomini di religione che hanno abusato – in alcune fasi della storia – dell’influenza del sentimento religioso sui cuori degli uomini per portali a compiere ciò che non ha nulla a che vedere con la verità della religione, per realizzare fini politici e economici mondani e miopi. Per questo noi chiediamo a tutti di cessare di strumentalizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco e di smettere di usare il nome di Dio per giustificare atti di omicidio, di esilio, di terrorismo e di oppressione. Lo chiediamo per la nostra fede comune in Dio, che non ha creato gli uomini per essere uccisi o per scontrarsi tra di loro e neppure per essere torturati o umiliati nella loro vita e nella loro esistenza. Infatti Dio, l’Onnipotente, non ha bisogno di essere difeso da nessuno e non vuole che il Suo nome venga usato per terrorizzare la gente”

“La fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare. Dalla fede in Dio, che ha creato l’universo, le creature e tutti gli esseri umani – uguali per la Sua Misericordia –, il credente è chiamato a esprimere questa fratellanza umana, salvaguardando il creato e tutto l’universo e sostenendo ogni persona, specialmente le più bisognose e povere”.

Con questo slancio proseguiamo nel nostro cammino, portando nel cuore le vittime e rimettendoci al servizio della Città, particolarmente in questo tempo di pandemia!

 

I Sacerdoti, le Religiose e i membri Laici del Consiglio Pastorale Decanale di Sesto San Giovanni

L’Imam e il Presidente del Centro Culturale Islamico di Sesto San Giovanni

 

Con l’adesione di don Giampiero Alberti per il CADR - Centro Ambrosiano di Dialogo con le Religioni

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