NO ALLA GUERRA, SI ALLA PACE!

Un grande successo ieri (mercoledì 2 marzo, ndr) il corteo per la pace organizzato da molte associazioni cittadine, laiche e cattoliche presenti in città da molti anni e da sempre impegnate per la pace, e che ha visto la partecipazione di circa di 1500 persone. Moltissime anche le adesioni della realtà del territorio, ben oltre il Comitato Promotore.

Il desiderio (o l’ambizione) degli organizzatori era quella di poter coinvolgere la città di Sesto San Giovanni con una manifestazione civile e laica all’interno di una giornata caratterizzata da un appello al digiuno e alla preghiera promosso da Papa Francesco.

La manifestazione è partita con un minuto di silenzio in solidarietà con il popolo ucraino e in memoria dei tanti morti di questi giorni. Il corteo, aperto da un lungo striscione con l’Art 11 della Costituzione “L’Italia ripudia la guerra”, ha quindi sfilato da piazza della Resistenza al Cippo dei Partigiani in via Garibaldi, passando per la sedeScout di via Cavour.

Tantissimi i contenuti emersi dai vari interventi susseguitisi nelle tre tappe. Partendo dalla condanna della guerra di aggressione della Russia, si è sottolineata la contrarietà ad ogni escalation di violenza e si è riflettuto sui tanti ambiti in cui la società civile è chiamata ad impegnarsi per costruire oggi la pace: le campagne per il disarmo integrale e quello nucleare in particolare, la scelta della nonviolenza attiva e degli strumenti della mediazione, il valore dell’ONU ma anche la necessità di una sua riforma radicale, il dovere e il valore della solidarietà e della cura dei profughi, l’esigenza di guardare a tutte le guerre oggi in corso sul pianeta, l’assoluta importanza della memoria del nostro passato e della deportazione in particolare, come via imprescindibile per costruire ponti sul futuro. Netta e fortemente applaudita la contrarietà ad inviare armi in Ucraina. Stimolanti anche le testimonianze: sulla cooperazione internazionale, sulle esperienze di disarmo dal basso come il blocco di armi destinate all’Arabia da parte dei portuali di Genova e soprattutto lo straziante canto di una donna ucraina davanti alla sede Scout.

Come nelle tradizionali Marce per la Pace, molto variegata la partecipazione: tantissimi giovani delle scuole superiori con striscioni autoprodotti, molti bambini avvolti nelle bandiere della pace con le loro famiglie, cittadini di ogni età. Fondamentali l’attenzione e la cura di bambini e ragazzi, che necessitano della presenza di comunità di adulti pronti ad accompagnarli nella lettura di quello che sta accadendo e dell’occasione di esprimere i loro sogni per il futuro del mondo.


Vari i mondi di provenienza e le culture di riferimento, laiche e religiose, che si sono espresse: sia nel Comitato Promotore che nel corteo. L’intento dei promotori era quello di costruire un’occasione per la città, in un momento così drammatico per l’umanità, in cui soggetti anche molto diversi potessero riconoscersi, ognuno con il proprio punto di vista, in un percorso e in un impegno comune. Pace è anche capire che una comunità deve viaggiare insieme e serve uno sforzo per aggregare tutte le parti della città in un’alleanza che guardi a un futuro pensato per tutti. Non è nuovo questo tentativo; già diversi anni fa la comunità sestese si ritrovò con molte rappresentanze religiose a pregare per la pace a Spazio Arte e anche in quell’occasione centinaia di cittadini vi parteciparono, nel rispetto non solo delle differenze religiose ma anche ideali e culturali di non credenti, in una prospettiva di inclusione e di unità.


Molto importante l’annuncio dato in conclusione della nascita di un Presidio permanente per la Pace, ospitato nella sede Scout di via Cavour, dove da mercoledì dove sventola la bandiera della pace. L’intenzione è farlo diventare un luogo cittadino “aperto” per approfondire temi, rilanciare campagne, organizzare incontri e altre e nuove mobilitazioni. Tutti i cittadini sono stati invitati a parteciparvi! Come Comitato Promotore siamo molto contenti di aver potuto dar voce al NO ALLA GUERRA e SI ALLA PACE di tanti cittadini probabilmente diversi per appartenenze politiche e convinzioni ideali e questo riteniamo sia il successo della manifestazione, ancora prima dei numeri elevatissimi di partecipazione”.

Il Comitato Promotore
Acli, Agesci SestoSanGiovanni1, Aned, Anpi, Auser, Caritas Decanale, Caritas Salesiani, Cespi, Centro Culturale Islamico Sesto San Giovanni, Centro Sociale Silvia Baldina, CGS Rondinella, Cooperazione Sestese, Associazione Da Donna a Donna, DireFareDare Aps, Emergency Sesto San Giovanni, Karama – Solidarietà con il popolo sahrawi-Odv, Movimento dei Focolari Sesto San Giovanni, Associazione Lucrezia Marinelli Associazione Oikos Odv, PaxChristi, Polisportiva Rondinella, Sconfinando, Ventimila Leghe

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