Il premio Nansen assegnato ieri dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati per l’Europa ai "corridoi umanitari" italiani lancia un messaggio importante. All’Italia e a tutta l’Unione. Il prestigioso riconoscimento umanitario, istituito 65 anni fa, prende il nome da Fridtjof Nansen, esploratore polare norvegese, primo Alto Commissario per i rifugiati per la Società delle Nazioni e vincitore del Nobel per la pace nel 1922 per il suo coraggioso e infaticabile lavoro in favore dei profughi della Grande Guerra. Anche quest’anno è stato premiato un lavoro infaticabile e coraggioso perché ha osato andare davvero controcorrente in nome dell’amore per l’umanità.

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