Nella vita di ogni uomo c’è una lotta «crudele ma bella», dice il Papa al termine di un discorso, tutto improvvisato, alla comunità delle Carmelitane Scalze di Antananarivo. Ed è bella questa lotta crudele che dura per tutta la vita di una persona perché, «quando è vera, non si perde la pace».

In quest’oasi nel centro della capitale del Madagascar, parlando alle religiose contemplative, il Papa ha evitato di leggere il discorso preparato e ha voluto parlare di pace, di lotta interiore e di discernimento (una parola che non ha pronunciato ma è il tema fondamentale del discorso) e lo ha voluto fare mettendosi a nudo, raccontando una storia, che è dell’800 ma è anche la sua, la nostra, la storia di queste suore di clausura che forse, magari senza saperlo, salvano il mondo.

La storia che il Papa ha raccontato con grande sapienza narrativa, facendo ridere e commuovendo l’uditorio, vede al centro una figura che gli è molto cara, santa Teresina di Lisieux.

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